Percorso espositivo
Dall’atrio del museo, realizzato in quello che era l’accesso al palazzo del seminario, con il suo grande portone e il pavimento di piccoli ciottoli, si accede alla sala degli argenti e si può iniziare il percorso di visita dagli ambienti della sala dei reperti archeologici scendendo poi alla sezione epigrafica.
Dopo aver visto il tesoro della Cattedrale, con il busto reliquiario di sant’Agapito, e le suppellettili liturgiche con i busti reliquiari lignei dalla chiesa di San Nicola di Genazzano, i diversi ostensori, i calici e i turiboli, si può accedere alla pinacoteca, prezioso scrigno con tanti dipinti alcuni dei quali recentemente restaurati.
Dalla sala dei Principi, con alcuni riferimenti anche all’edificio della cattedrale, si passa alla sagrestia di sant’Egidio.
Essa è articolata in diversi ambienti, dalla sala dei canonici con l’antico armadio e numerosi tabernacoli, si attraversa la sala delle confraternite, allestita nel coro della chiesa dedicata al vescovo Egidio, per arrivare al il piccolo vano in cui è custodito Eolo, l’incantevole altorilievo cinquecentesco dalla chiesa della Maddalena in Capranica Prenestina, ed entrare nell’aula della seicentesca chiesa annessa al seminario diocesano.
Al primo piano dai paramenti liturgici il più antico dei quali risale al XV secolo, si può accedere alla sala dei Papi e a quella dedicata ai cardinali vescovi della diocesi suburbicaria di Palestrina; uno sguardo alla cappella vescovile fatta affrescare dal cardinale Mazzella nell’Ottocento conclude la visita al Museo diocesano.